La Sardegna, e soprattutto alcune zone, è molto conosciuta per il suo splendido mare, per le spiagge che hanno in alcuni casi aspetto caraibico, per le località balneari tra le più conosciute di tutto il Mediterraneo. Sono però varie le motivazioni che ci dovrebbero spingere ad andare sull’isola, non solo per il mare e non solo in estate. La storia della Sardegna, dove si sono nei secoli mescolate varie culture e dove si è sviluppata una civiltà originale, così come l’enogastronomia dell’isola sono motivazioni più che interessanti da portarci qui, anche in peno inverno, per scoprire i segreti di questa bellissima isola.
L’enogastronomia sarda
Anche se nelle località balneari si possono gustare molteplici piatti di pesce appena pescato, la Sardegna è ben nota per la sua cultura pastorale. Da millenni sull’isola si allevano le pecore e la popolazione si è mantenuta soprattutto con l’allevamento e l’agricoltura, mantenendosi ad una certa distanza dalla costa. Ecco perché tra le specialità del cibo sardo le cose tipiche da mangiare sono spesso ricette “di terra”, dalla pasta preparata ancora oggi a mano con la farina di grano duro coltivata sull’isola, fino all’agnello o al ben noto pecorino sardo, fiore all’occhiello dell’intera isola. La Sardegna si presta benissimo per un tour alla ricerca dei caseifici dove ancora oggi si prepara il pecorino secondo i metodi tradizionali. Per assaggiare i culurgiones, farciti con ricotta di pecora o con un ripieno a base di pecorino semi stagionato. Arci noto e molto apprezzato è anche il pane dell’isola, nella versione nature, il pane carasau, o in quella con l’olio sardo, il pane guttiau. Da assaporare ovviamente con l’immancabile pecorino.
I piatti di mare della Sardegna
Come dicevamo, anche se la tradizione enogastronomica sarda si basa soprattutto sui prodotti derivati dall’agricoltura e dall’allevamento, non mancano le specialità che richiamano la pesca e il mare. A partire dalla bottarga, un prodotto che ci invidiano da ogni luogo nel mondo, preparato con le uova di tonno o di muggine essiccate e a volte anche affumicate. Ci sono poi zuppe di pesce tipiche delle città poste sulla costa, i piatti a base di cozze e vongole, i primi piatti conditi con il pesce appena pescato e le piante aromatiche dell’isola.
Una vacanza alla scoperta dell’enogastronomia sarda
Chi arriva in Sardegna per godersi il sole e il mare si trova spesso costretto a godere quasi esclusivamente dei piatti tipici che utilizzano i prodotti della pesca. Per poter godere dei piatti più antichi, del pecorino migliore e dei primi piatti cucinati con sapienza da mani abituate al lavoro nei campi, conviene sposarsi verso l’entroterra. Le proposte sono varie, anche perché la Sardegna è un’isola molto grande, che permette di tornare di anno in anno senza mai ripetere il medesimo itinerario. Un consiglio per chi viaggia su due ruote è quello di avventurarsi sulle belle strade dell’interno dell’isola, dalla costa verso la zona del Gennargentu.
Solo così si entra in contatto con la vera Sardegna.